Archivio Capitolare di Pistoia

Omiliario

1rA-1vB ps. Agostino, Sermo 115 De adventu Domini (PL 39, 1973-1975), inc. Propitia divinitate fratres karissimisi iam adveniunt dies; expl. non cum impiis et peccatoribus (nel ms. attribuito ad Ambrogio)

2rA ps. Giovanni Crisostomo, De turture (CPG 4547), inc. Maria soror Moysi tenens timpanum; expl. nos dubita (sic) non convenit. Sed oremus Deum ut et nos gloriam....

2rA-2vB Sermo contra arianos (PL 83, 1221-1222), inc. Veni, domine Ihesu Christe salvator noster; expl. de ista virga multa mir[ac]ula facien- (nel ms. attribuito ad Agostino)

Membr.; 2 ff. (un bifoglio); numerazione del fascicolo al f. 2v attraverso lettera (a); 403 × 287 = 33 [289] 81 × 25 [84 (17) 84] 77, rr. 40 / ll. 40 (f. 1r); rigatura a secco eseguita con incisione dal lato pelo; foratura visibile nel margine esterno. Iniziale decorata in rosso al f. 1rA e iniziale semplice in rosso al f. 2rA; rubriche.

Si tratta del bifoglio esterno del primo fascicolo dell’Omiliario conservato, in modo frammentario, sotto la segnatura PT AC, C.163; l'incipit del frammento potrebbe identificare questo Omiliario con quello descritto nell'inventario del 1372: Unum sermonale quod incipit Propicia divinitate et finit Martir o, più probabilmente, non escludendo anche la possibilità che si descriva la stesso codice, pur con un'indicazione di explicit diverso, nell'inventario del 1432 di mano di Sozomeno (PT AC, D.22, f. 29v): Unum sermonale propitia divinitate fratres karissimi et finit de tactu non potest dubitari de littera antiqua.

Al f. 1r: Iste liber est ecclesie sancti Zenonis. Probabilmente utilizzato come controguardia e guardia. Sul f. 1r cartellino cartaceo con indicazione: 149 (sec. XIX), forse precedente segnatura.